Storia della Fondazione Dalmasso

I nostri presidenti

Il primo consiglio di amministrazione

LA NOSTRA STORIA

La Fondazione Giovanni Dalmasso per il progresso della viticoltura e dell’enologia è stata costituita il 25 gennaio 1978 da Demetrio Zaccaria, insigne bibliofilo, per onorare in modo fattivo la figura del prof. Giovanni Dalmasso. Alla sua istituzione collaborò attivamente il prof. Italo Eynard, Professore ordinario di Viticoltura dell’Università di Torino. 

Nel primo Consiglio di Amministrazione della Fondazione sedevano il dott. Demetrio Zaccaria, la prof.ssa Franca Dalmasso, i proff. Italo Eynard, Annibale Gandini e Alberto Quaglino; il prof. I. Eynard fu il primo Presidente ed a lui succedettero il prof. A. Quaglino, la dott.ssa Giuliana Gay e il dott. Franco Mannini.

GIOVANNI DALMASSO

Giovanni Dalmasso nacque a Castagnole Lanze (AT) il 10 luglio 1886.

Conseguito il diploma presso la Scuola di Viticoltura ed Enologia di Alba (CN), si laureò in Scienze Agrarie presso la Regia Scuola superiore di Agricoltura di Milano nel 1909 ed in Scienze naturali all’Università di Pavia nel 1911. Sempre nel 1911 ottenne la Cattedra di Viticoltura ed Enologia alla storica Scuola Enologica di Conegliano (TV), della quale divenne Direttore nel 1924 e che rimase il centro della sua attività fino al 1939. Perseguì con energia il progetto di far sorgere a Conegliano la Stazione Sperimentale per la Viticoltura (oggi Centro di ricerca per la viticoltura del CREA), diventandone Direttore nel 1925. Nel 1922, intanto, conseguì la libera docenza in Viticoltura alla Regia Scuola superiore di Agricoltura di Milano, dove nel 1935 (proprio in quell’anno la Scuola divenne Facoltà di Agraria dell’Università di Milano) gli fu affidato l’insegnamento di Coltivazioni arboree. Nel 1939 lasciò Conegliano e Milano per diventare Professore ordinario di Coltivazioni arboree presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino; tenne l’incarico di Viticoltura dal 1940 al 1956 e dal 1948 per i successivi 12 anni fu Preside della Facoltà. Nel 1949 attivò e diresse per 10 anni il Corso di Specializzazione post-laurea in Viticoltura ed Enologia. Sempre nel 1949 a Siena fu tra i fondatori dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, di cui fu Presidente fino al 1970. Nel 1971 partecipò alla creazione del Centro di Studio per il Miglioramento Genetico della Vite del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), con sede presso l’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Torino. Tra gli altri incarichi, fu il primo Presidente del Comitato Nazionale per la Tutela delle Denominazioni d’Origine. Altre importanti cariche ricoperte in enti, accademie ed istituzioni nazionali ed internazionali contribuiscono a testimoniare le sue riconosciute doti scientifiche e organizzative.

La sua attività di ricercatore lo portò ad indagare su molti aspetti della coltura della vite, da quelli storici a quelli agronomici, dall’ampelografia alla biologia fiorale ed alla genetica viticola, da temi spiccatamente tecnici alla definizione delle denominazioni d’origine dei vini italiani. Uno dei settori in cui il suo contributo è stato particolarmente fecondo – portando il suo nome ad essere citato e conosciuto ancora oggi – è quello del miglioramento genetico con la creazione di nuovi vitigni, ad uva da vino e da tavola, mediante incroci controllati. Maggiori informazioni in proposito sono riportate qui.

Ampia l’attività editoriale del prof. Dalmasso: vanno ricordati l’opera, tuttora fondamentale, “Storia della vite e del vino” in collaborazione con l’on. A. Marescalchi, il suo contributo ai volumi “Principali vitigni da vino coltivati in Italia“, ed il testo “Viticoltura moderna” che, ampliato ed aggiornato con la collaborazione del prof. Italo Eynard, è tuttora in stampa con la 9a edizione. Fu anche collaboratore dell’enciclopedia Treccani; per l’O.I.V. (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) fu coautore del primo Lessico vitivinicolo internazionale e partecipò attivamente alla realizzazione del Registre ampélographique international.  Va ricordato che, oltre ad essere autore di un grande numero di pubblicazioni di carattere scientifico e sperimentale, il prof. Dalmasso fu anche un appassionato divulgatore di cose viticole e un prolifico giornalista, dotato di uno stile al contempo brillante e chiaro.

Morì a Torino il 13 dicembre 1976. A lui sono state intitolate vie cittadine, parchi, cantine, aule universitarie e l’Istituto di Istruzione Superiore con sede a Pianezza (TO). Una parte della ampia documentazione prodotta dal prof. Dalmasso nel corso della sua attività di docente e ricercatore è stata riordinata ed inventariata ed è conservata presso gli Archivi Storici dell’Università di Torino (Fondo IT BiAgrUT Dalmasso. 1-153: http://atom.unito.it/index.php/fondo-giovanni-dalmasso); la restante parte del suo archivio è attualmente in fase di riordino e catalogazione.

Nel 2006 a Ricaldone (AL) si è svolto l’Incontro “Giovanni Dalmasso. Un seminatore lungimirante”: negli Atti dell’Incontro, editi da questa Fondazione, si possono trovare numerosi approfondimenti sulla vita e sull’opera del prof. Dalmasso.

DEMETRIO ZACCARIA

Demetrio Zaccaria nacque a Vicenza il 6 aprile 1912.

Fu un imprenditore di successo, dapprima in Africa, dove arrivò come pilota d’aviazione volontario durante la guerra d’Etiopia, poi in Italia. Viene descritto come uomo elegante, dai modi signorili, grande mecenate. Cominciò ad interessarsi di enologia negli anni ’50 del secolo scorso; da appassionato bibliofilo, l’amore per questa materia lo portò ad acquistare moltissimi libri antichi e rari dedicati al vino ed alla vite. Nel 1980 acquistò Palazzo Brusarosco a Vicenza; l’anno seguente, ormai settantenne, preoccupato per le sorti della sua collezione e dopo vari e infruttuosi tentativi di darle una sistemazione, donò al Comune di Vicenza il palazzo e l’intera raccolta di circa 10.000 volumi, primo nucleo di quella che sarà la Biblioteca Internazionale “La Vigna”. Nel 1981, d’intesa con i rappresentanti di vari enti locali, fondò il Centro di Cultura e Civiltà Contadina con lo scopo di conservare, gestire e incrementare il patrimonio librario de “La Vigna”, nonché di promuovere studi, convegni e attività di ricerca. La Biblioteca “La Vigna” (www.lavigna.it) oggi è arrivata a vantare oltre 60.000 titoli sull’enologia, la gastronomia e le scienze agrarie dal XV secolo ai giorni nostri.
Demetrio Zaccaria morì a Vicenza il 27 novembre 1993.

I PRESIDENTI DELLA FONDAZIONE DALMASSO

Il prof. Italo Eynard fu il primo Presidente della Fondazione, dal 1978 alla sua scomparsa nel febbraio 1993. A lui succedettero il prof. A. Quaglino (1993-1995), la dott.ssa Giuliana Gay Eynard (1996-2012) e il dott. Franco Mannini (2013-in carica).

ITALO EYNARD

Italo Eynard nacque a Torre Pellice (TO) il 3 settembre 1932

Studiò al Collegio Valdese di Torre Pellice, si diplomò Perito Agrario nel 1953 e nel 1957 si laureò alla Facoltà di Agraria di Torino con il massimo dei voti, la lode e la dignità di stampa. La sua aspirazione era quella di seguire la carriera universitaria, così subito dopo la laurea chiese di lavorare come assistente volontario all’Istituto di Agronomia e Coltivazioni Erbacee dell’Ateneo torinese e dal 1959 all’Istituto di Coltivazioni arboree, dove iniziò la sua collaborazione col prof. Dalmasso. Dopo aver conseguito la Libera docenza in Coltivazioni Arboree nel 1965, diventò nel 1967 Assistente alla cattedra di Coltivazioni arboree dell’Università di Torino e nel 1978 Professore ordinario di Viticoltura; fu Preside della Facoltà di Agraria di Torino dal 1981 al 1990. La sua attività di ricerca fu intensissima: uomo dai molti interessi scientifici, lavorò proficuamente su diverse specie (basti citare gli studi pionieristici sulla coltivazione dell’actinidia in Italia e l’introduzione in coltura in Piemonte del mirtillo gigante) ma la viticoltura fu al centro della sua vita professionale, studiando della vite molteplici aspetti biologici e colturali. Al rigore scientifico affiancò sempre l’attenzione alle ricadute pratiche delle sue ricerche. Proseguì anche alcuni studi intrapresi dal prof. Dalmasso, col quale collaborò alla realizzazione della settima edizione del volume “Viticoltura moderna”; contribuì attivamente alla nascita della Fondazione G. Dalmasso (1978) di cui fu primo presidente per espressa volontà del fondatore Demetrio Zaccaria.

Viaggiò moltissimo, trascorrendo periodi di studio e instaurando collaborazioni in molti paesi (anche come esperto della FAO in missioni internazionali), dall’Argentina al Medio Oriente, dalla Francia agli Stati Uniti; tenne conferenze e partecipò a congressi in tutto il mondo. Fu Direttore del Centro di Studio per il Miglioramento Genetico e la Biologia della Vite del CNR dal 1985 al 1991. Altrettanto intensa fu la sua attività a favore della didattica nel settore vitivinicolo: fu tra l’altro per molti anni Direttore del Corso (successivamente Scuola) di Specializzazione in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino, rinnovando l’impegno per la formazione professionale e scientifica nel campo viticolo-enologico che fu propria del prof. Dalmasso.

Uno dei suoi tanti allievi e collaboratori lo descrive così: “Sorriso franco, sguardo vivace e sereno ed una capacità comunicativa straordinaria, in grado di coinvolgere i giovani, stimolarli e gratificarli”. Morì, a soli 60 anni, il 10 febbraio 1993.

ALBERTO QUAGLINO

Presidente della Fondazione Dalmasso dal 1993 al 1995

Laurea in Scienze Agrarie nell’Università di Torino (1968) e Assistente incaricato presso la Cattedra di Coltivazioni arboree e viticoltura. Dal 1980 al 1992 è Direttore dell’Istituto di Selvicoltura e Assestamento Forestale dell’Università di Torino, Docente di ruolo di Selvicoltura Generale e di Ecologia. La sua attività di ricerca si rivolge principalmente allo studio dell’ambiente coltivato, delle risorse rinnovabili e della gestione del territorio naturale e antropizzato.
Chiamato dal Politecnico di Torino (1993), ricopre il ruolo di Responsabile del settore Ecologia Applicata nel Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture e, con gli incarichi di Docente di ruolo di Ecologia applicata all’Ingegneria e di Procedure per la Sostenibilità Ambientale, termina la sua attività accademica per raggiunti limiti di età nel Dicembre 2014. È Accademico dell’Accademia di Agricoltura di Torino, dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. È autore di oltre 190 pubblicazioni scientifiche alle quali si aggiungono numerosi articoli di carattere divulgativo comparsi sulla stampa tecnica.

GIULIANA GAY EYNARD

Presidente della Fondazione Dalmasso dal 1996 al 2012

Laurea in Scienze Agrarie presso l’Università di Torino (1958); Assistente presso la Cattedra di Microbiologia agraria e tecnica della stessa Università (1958-1962). Ricercatore (1970-1989) e Primo ricercatore (1989-2001) del C.N.R. presso il Centro Miglioramento Genetico e Biologia della Vite, di cui è Direttore dal 1991 al 2000. Nel corso della carriera svolge numerosi periodi di studio in Europa, America, Asia e Oceania. I temi di ricerca seguiti riguardano la coltivazione della vite sotto diversi aspetti: azione dei fitoregolatori, gestione del vigneto e forme di allevamento, ecofenologia, selezione genetica e sanitaria. È stata redattore dei Quaderni della Scuola di Specializzazione in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino (divenuti Quaderni di Scienze Viticole ed Enologiche) dal 1977 al 2010 e delle NOTAE AIVV (periodico dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino) dal 1984 al 1992; segretaria di redazione degli Annali dell’Accademia di Agricoltura di Torino dal 2005 ad oggi. È membro dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, dell’Académie Suisse du Vin, dell’Accademia di Agricoltura di Torino e dell’Accademia dei Georgofili.

FRANCO MANNINI

Presidente in carica della Fondazione Dalmasso dal 2013

Laurea in Scienze Agrarie e Specializzazione post laurea in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Torino con il massimo dei voti nel 1976. Ricercatore (1976-1989) e Primo ricercatore (1989) del C.N.R. in forza all’Unità di Grugliasco (TO) dell’Istituto di Protezione Sostenibile delle Piante (in precedenza Centro Miglioramento Genetico e Biologia della Vite) sino al pensionamento (2016). Nel corso della carriera svolge numerosi periodi di studio negli Stati Uniti ed in Australia. Socio ordinario dell’Accademia della Vite e del Vino e dell’Accademia di Agricoltura di Torino. Per molti anni docente di Viticoltura, prima alla Scuola di Specializzazione in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Torino poi all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Membro di Comitati consultivi presso il MIPAF per le problematiche inerenti la moltiplicazione e la certificazione della vite. Autore di numerose pubblicazioni tecniche e scientifiche sul miglioramento genetico della vite e gli effetti delle virosi sulla pianta.